Con il nuovo decreto “ristori” (il numero 137 del 2020), il Governo torna ad occuparsi dei contratti di locazione “a uso non abitativo” e degli affitti d’azienda. All’articolo 8 il credito d’imposta del precedente decreto “rilancio” viene riproposto per altri tre mesi: ottobre, novembre e dicembre 2020.

Il credito d’imposta è previsto “indipendentemente dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente” e ne possono godere “le imprese operanti nei settori riportati nella tabella di cui all’Allegato 1”, che puoi consultare alla fine del decreto e contiene tutti i codici ATECO interessati (la tabella è a pagina 31 del Decreto Ristori).

Quant’è il credito d’imposta? Per saperlo dobbiamo andare a leggere l’articolo 28 del decreto “rilancio” (il numero 34 del 2020) che prevedeva “un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare mensile del canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.”

Una piccola boccata d’ossigeno per le attività produttive, che se non sono state rilanciate dal precedente decreto, speriamo che vengano almeno un po’ ristorate da quello nuovo. Teniamo duro!