“Cyberbullismo” è l’atto di bullismo compiuto da un soggetto (cyberbullo) che, soprattutto mediante i social network, pubblica materiale offensivo (testi, foto e immagini) o crea gruppi «contro».
Il «cyberbullismo» si è diffuso con l’ampio utilizzo dei social-network da parte dei minorenni. Essi ne sono i principali responsabili e vittime.
Il 67% dei ragazzi ritiene che il cyberbullismo sia la prima minaccia sui banchi di scuola, nella propria camera, di giorno e di notte.
E’ pertanto stata scritta una legge, che ha un occhio di riguardo proprio per i ragazzi.
– Ogni ragazzo di almeno 14 anni, anche senza avvertire i genitori, può chiedere al sito internet la rimozione di qualsiasi materiale offensivo che lo riguardi.
Il sito deve provvedere entro 24 ore (sennò ci si deve rivolgere al Garante della Privacy).
– In tutte le scuole un professore diventerà il referente per i problemi di bullismo telematico.
In caso di cyberbullismo, il preside dovrà contattare subito le famiglie coinvolte, prima che la situazione si aggravi divenendo un reato.
– I cyberbulli tra i 14 e i 18 anni potranno venire convocati dal Questore con i genitori ed essere ufficialmente “ammoniti”, come per lo stalking.
Avv. Guendal Cecovini Amigoni
DDF Avvocati
Trieste – Gorizia – Udine

Avv. Guendal CECOVINI AMIGONI diritto civile (immobiliare, condominio, locazione, famiglia, successioni)