Il conto alla rovescia è ormai cominciato: dal 15 ottobre infatti sarà necessario il Green Pass per accedere sul posto di lavoro. La certificazione è rilasciata, secondo diverse tempistiche e con scadenza differente, ai vaccinati, a chi è guarito da Covid-19 oppure a chi è in possesso di un tampone negativo. Il Governo ha pubblicato una serie di FAQ per rispondere alle richieste di chiarimenti in merito alle modalità con cui andranno svolti i controlli sul posto di lavoro. Di seguito, alcuni punti di maggiore interesse:

a) la singola azienda può organizzarsi come meglio crede per effettuare i controlli. Questi potranno essere svolti all’ingresso, a tappeto, oppure a campione, nel corso della giornata lavorativa. L’importante, in questo secondo caso, sarà essere in grado di dimostrare una efficace turnazione.

b) chi non presenta il Green Pass si considera assente ingiustificato, con tutte le conseguenze salariali e disciplinari sul punto. Sarà poi il Prefetto – informato dal datore di lavoro – ad irrogare una sanzione amministrativa (da 600 a 1.500 euro).

c) il possesso del Green Pass riguarda le persone che, a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma, prestano l’attività lavorativa all’interno dei locali aziendali. Questo significa, ad esempio, che anche gli autonomi o i volontari sono chiamati ad esibirlo, mentre non devono farlo i clienti.

d) chi è in attesa di ricevere il Green Pass potrà “tamponare” la temporanea mancanza avvalendosi della documentazione – cartacea ed informatica – che nel frattempo ha ottenuto.

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