La guida in stato di ebbrezza reca con sé conseguenze decisamente spiacevoli per l’automobilista che venga pizzicato. Da un lato, ci sono le implicazioni di natura strettamente penale: a seconda della gravità della violazione (che a sua volta dipende dal tasso alcolemico rilevato), c’è infatti il rischio di una condanna. Dall’altro lato, c’è il rischio di trovarsi sospesa (o revocata, nei casi peggiori) la patente di guida. Si tratta di sanzioni che viaggiano, per così dire, in parallelo, posto che quella penale è rimessa al giudice, mentre quella amministrativa compete al prefetto. Il presupposto, però, resta quello dell’accertamento del fatto, ovvero della guida in stato di ebbrezza.

Lecito chiedersi, quindi, fino a che punto questo legame sia indissolubile. In particolare, ci si interroga su quello che può capitare alla patente di guida, posto che la sospensione è sanzione amministrativa accessoria alla pena. Finché c’è una condanna in sede penale, la sospensione viene decisa dallo stesso giudice che determina la pena. Ma quando la condanna manca? Nel caso di patteggiamento, ad esempio, è la stessa lettera della legge a prevedere che la sospensione della patente possa trovare spazio lo stesso.

Il caso della particolare tenuità del fatto

Manca invece una previsione specifica nel caso in cui il giudice penale applichi la norma in materia di particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.). In tale ipotesi, non c’è una sentenza di condanna, posto che il giudice dichiara l’imputato non punibile. Ciò non dimeno, come ha rilevato la Cassazione (sentenza n. 25820 del 2023), il fatto è accertato. Questo significa che, per quanto il giudice abbia deciso di non dar luogo ad una sentenza di condanna, l’episodio c’è stato. E questo episodio, seppur astrattamente, configura esattamente una tipologia di reato.

Punto di riferimento è la regola per cui, in mancanza di una sentenza di condanna o proscioglimento, le sanzioni amministrative riprendono la loro autonomia ed entrano nella sfera di competenza dell’amministrazione pubblica. Nel caso della particolare tenuità, la condanna manca, ma il fatto materiale è accertato. Non risulta affatto irrazionale, dice la Cassazione, la scelta legislativa di mantenere la sanzione accessoria ove l’illecito di guida in stato di ebbrezza sia stato comunque accertato. Per tale ragione, anche nel caso di applicazione della particolare tenuità del fatto, la sospensione della patente potrà comunque trovare spazio.