Il guidatore è responsabile anche della condotta distratta altrui quando questa sia prevedibile. Questo è il principio confermato dalla Suprema Corte di cassazione in una recente sentenza in tema di reati stradali.
Il caso
Cos’è accaduto? Il conducente di una autovettura, mentre procedeva regolarmente, aveva investito un pedone che gli aveva attraversato improvvisamente la strada senza prestare alcuna attenzione dato che era distratto dall’uso di uno smartphone. Dopo essere stato condannato, il conducente aveva proposto ricorso per cassazione invocando il vizio di motivazione. A suo dire, il Giudice di merito non aveva valutato adeguatamente la condotta imprudente e imprevedibile del pedone.
Ma il supremo Collegio ha respinto la tesi della difesa ritenendo che la condotta pur imprudente del pedone non era tale da aver interrotto il nesso causale tra la condotta del guidatore e l’evento investimento con lesioni. E ciò in quanto, “l’utente della strada è responsabile anche della condotta imprudente altrui purché questa rientri nello spettro di prevedibilità”.
Chi guida, soprattutto in città, deve prestare la massima attenzione anche a chi, camminando, sta telefonando perché potrebbe, all’improvviso, attraversare la strada.
(avv. Franco Ferletic)