Che valore hanno le stampe di una chat su Whatsapp? Alla domanda risponde la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 49016 del 25 ottobre 2017 conferma un orientamento decisamente restrittivo circa la possibilità di utilizzare, in un processo penale, le stampate di una chat intercorsa su quella che è una delle app più utilizzata per comunicare.
Secondo i Giudici, infatti, le stampe rappresentano una prova documentale, che però può essere utilizzata solamente se al procedimento viene acquisito anche il supporto contenente la conversazione, ovvero lo smartphone. In altre parole: la stampa è una semplice riproduzione della vera prova, rappresentata dallo scambio di dati intercorso tra gli smartphone delle persone che chattano. Per poter utilizzare come prova il contenuto della conversazione, quindi, è necessario procedere ad un esame del supporto su cui la conversazione è avvenuta, per verificare con certezza sia la paternità delle dichiarazioni che la loro attendibilità.
Avv. Andrea MARTINIS
diritto civile (responsabilità civile, assicurazioni, recupero crediti), privacy, diritto penale