Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato il Registro dei codici di condotta. Si tratta di un adempimento previsto dal GDPR (art. 40), il quale richiede – appunto – che l’Autorità pubblichi un registro dei codici che ha approvato.

Il codice di condotta è uno strumento di autoregolamentazione particolarmente efficace. Le regole sulla privacy, infatti, sono uguali per tutti, ma è ovvio che, a seconda del settore operativo, ci possono essere specificità e variabili da considerare. Ebbene, grazie al codice di condotta, è possibile proprio tener conto di queste peculiarità. Chi opera in un determinato settore, infatti, può elaborare una serie di regole in materia di protezione dei dati personali e successivamente sottoporre il tutto al Garante. Da qui l’efficacia operativa del codice.

Il Registro raccoglie tutti i codici di condotta nazionali e transnazionali approvati. Esso contiene gli elementi essenziali per rendere immediatamente visibile all’utente la tipologia dei trattamenti di dati personali regolati da tali codici. Contiene inoltre un link che rinvia al sito web dell’Organismo di monitoraggio, al quale gli utenti possono rivolgersi per la risoluzione di eventuali reclami.

Il Registro – che sarà oggetto di un costante aggiornamento – è disponibile alla pagina: www.gpdp.it/codici-di-condotta.