Quella tra spese condominiali e privacy è una convivenza non sempre facile. L’amministratore di condominio, ad esempio, non può esporre nella bacheca della casa il resoconto dei pagamenti delle spese condominiali, per indicare quali siano i soggetti rimasti indietro coi pagamenti. È il succo dell’ordinanza resa dalla Corte di cassazione (ordinanza n. 29323/2022) che ha deciso una questione sempre attuale e, anzi, verosimilmente destinata a diventare sempre più rilevante.
I principi del trattamento di dati personali
Il trattamento di dati personali, dice la normativa in materia, deve essere giustificato e attenersi ai principi di non eccedenza e limitazione. Questo significa che, anche quando si opera legittimamente, ci si deve limitare alle sole informazioni indispensabili, comunque da trattare senza eccedere lo scopo perseguito. Portando questi principi nel caso concreto, è evidente che i condomini hanno diritto di ricevere aggiornamenti in merito ai pagamenti delle spese e alle eventuali situazioni di inadempienza. L’amministratore, dal suo punto di vista, deve relazionare in merito nelle sedi a ciò preposte, come l’assemblea.
Esporre un rendiconto delle spese nell’atrio del palazzo, invece, va oltre, perché si amplia la platea dei soggetti che possono essere raggiunti da questa informazione. I dati personali relativi ai singoli condomini vengono cioè messi a disposizione di persone, come i semplici visitatori, che non hanno nessun diritto di essere informati circa i pagamenti delle spese condominiali. Il trattamento di dati personali, in questi termini, non è giustificato ed è eccedente. Da questo deriva una lesione alla privacy.
Ci si può chiedere se ne risulti un danno a carico del soggetto che, per effetto dell’affissione, viene pubblicamente additato come moroso. La risposta può dirsi positiva, a patto che il soggetto interessato alleghi di aver subito un danno e, soprattutto, ne dia la prova. Si tratterà di un danno non patrimoniale, dimostrabile anche attraverso una prova presuntiva.
Avv. Andrea MARTINIS
diritto civile (responsabilità civile, assicurazioni, recupero crediti), privacy, diritto penale