Telecamere installate in condominio: sì, no, forse. Ormai il filone giurisprudenziale in materia si sta decisamente arricchendo. Il copione è piuttosto classico: si comincia con un condomino che installa una telecamera per riprendere l’ingresso alla propria abitazione. Alla base della decisione, ci sono solitamente esigenze di sicurezza. Successivamente, altri condomini protestano, lamentando che l’angolo di ripresa della telecamera va oltre quello strettamente necessario per soddisfare le ragioni addotte. Da qui il successivo contenzioso.
Nel caso deciso dal Tribunale di Prato (sentenza del 29 giugno 2023), c’è anche stata una parentesi penale. Questo perché il vicino, sentendosi ripreso indebitamente, ha querelato il condomino per interferenze nella vita privata (art. 615-bis c.p.). Il procedimento penale si è concluso con l’archiviazione, in quanto la norma penale va a tutelare l’esplicazione delle attività riservate. Non si può pensare, quindi, che esse si esplichino sul pianerottolo di casa propria. Anche laddove la telecamera si spingesse oltre e riprendesse quindi, in tutto o in parte, un vicino che sta entrando a casa sua, non si tratterebbe di un’interferenza nella “vita privata”.
Le linee guida del Garante
C’è, poi, la questione sotto il profilo civilistico. Il punto di partenza è rappresentato dalle norme in materia di privacy e in particolare le linee guida emesse dal Garante in tema di videosorveglianza. Queste contengono delle raccomandazioni da seguire nel caso di installazione di impianti di ripresa. Anzitutto, la motivazione che spinge ad adottare questo accorgimento, deve essere concreta e solida. Non si può installare una telecamera “tanto per”, ma bisogna indicarne le specifiche ragioni. L’esigenza di sicurezza, infatti, potrebbe essere soddisfatta anche installando un allarme. Nel caso di specie, c’erano degli episodi, documentati, di attriti tra le parti, che giustificano la decisione.
Secondariamente, il condomino che installa deve adeguatamente informare gli altri, che hanno diritto di sapere dell’esistenza di un impianto video. Questo impianto, inoltre, dovrà limitarsi a riprendere quanto strettamente necessario per soddisfare l’esigenza perseguita. Bisogna pertanto calibrare adeguatamente l’angolo di ripresa, per evitare di eccedere. Se il pianerottolo, ad esempio, è particolarmente stretto, potrebbe diventare impossibile non inquadrare – in parte – l’ingresso di pertinenza altrui. In questo caso, nel gioco di bilanciamento tra interessi contrapposti, sarebbe necessario tollerare la presenza della videocamera.
Avv. Andrea MARTINIS
diritto civile (responsabilità civile, assicurazioni, recupero crediti), privacy, diritto penale