Il botta e risposta tra il Garante Privacy e Tik Tok continua. Dopo il blocco deciso dall’Autorità, il social si era impegnato ad adeguarsi alle richieste del Garante. In estrema sintesi, si tratta di assicurare il rispetto delle regole fissate dal GDPR a tutela della privacy dei minori, che costituiscono peraltro la gran parte degli utenti del social.
La richiesta principale riguarda la verifica sull’età dei minori che si iscrivono a Tik Tok. Secondo il Codice Privacy italiano, i minori che hanno compiuto 14 anni possono esprimere un valido consenso al trattamento dei propri dati personali da parte di un social network. Al di sotto di tale soglia, è necessario che questo consenso arrivi da un genitore. Tik Tok, che ha la sua sede europea in Irlanda, fissa un’età minima di iscrizione a 13 anni, in conformità alle regole privacy irlandesi.
Le azioni intraprese e gli sviluppi successivi
Dal blocco, disposto lo scorso mese di febbraio, ad oggi, sono stati fatti dei passi in avanti, come spiega un comunicato del Garante, secondo cui “tra il 9 febbraio, inizio del blocco imposto dal Garante, e il 21 aprile sono stati più di 12 milioni e mezzo gli utenti italiani ai quali è stato chiesto di confermare di avere più di 13 anni per accedere alla piattaforma e sono stati oltre 500 mila gli utenti rimossi perché probabili infratredicenni: circa 400 mila perché hanno dichiarato un’età inferiore ai 13 anni e 140 mila attraverso una combinazione di moderazione e strumenti di segnalazione implementati all’interno dell’app”.
Secondo il Garante, però, queste misure non sono sufficienti. L’Autorità ha infatti richiesto di adottare ulteriori provvedimenti, tra i quali:
– cancellazione degli account aperti da minori di età inferiore ai tredici anni;
– rafforzare i meccanismi di blocco affinché i minori di tredici anni non si possano iscrivere alla piattaforma o vengano comunque individuati e quindi bloccati;
– lanciare iniziative per incentivare un uso consapevole della piattaforma;
– collaborare col Garante, condividendo le informazioni in merito a queste azioni.
Il popolarissimo Tik Tok, quindi, continua a restare un sorvegliato speciale.
Avv. Andrea MARTINIS
diritto civile (responsabilità civile, assicurazioni, recupero crediti), privacy, diritto penale