Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato sul proprio sito le F.A.Q. relative alla gestione dei dati personali in relazione agli adempimenti anti-Covid19 che in questo periodo emergenziale sono richiesti a svariate categorie di soggetti. In particolare, le F.A.Q. individuano cinque ambiti in cui il trattamento dei dati è in questo momento rilevante:

  1. a) ambito sanitario
  2. b) enti locali
  3. c) ambito lavorativo
  4. d) ambito scolastico
  5. e) settore ricerca.

Di immediato rilievo sono le prescrizioni che coinvolgono l’ambito sanitario, con riferimento al quale il Garante conferma la possibilità di raccolta dati effettuata dal singolo professionista sanitario; è inoltre confermata la possibilità di invio della ricetta medica a mezzo di strumenti di comunicazione a distanza (e-mail, sms, telefono).

Significative anche le indicazioni per i datori di lavoro, che sono chiamati ad una attenta valutazione sulla raccolta e sul trattamento dei dati relativi ai dipendenti (misurazione temperatura, indagine su eventuali situazioni di rischio…); importante sottolineare che il datore di lavoro non è autorizzato a rivelare il nominativo di un dipendente risultato positivo, né ai colleghi, né al rappresentante dei lavoratori.

Quanto agli enti locali, è interessante sottolineare che, al fine di assicurare il buon esito dei controlli effettuati dalla Polizia Locale sugli spostamenti delle persone che si trovino in quarantena, il Garante ha chiara la necessità che gli agenti possano accedere agli elenchi delle persone che si trovino in isolamento domiciliare.

In merito alle scuole, è importante sottolineare come, per la didattica a distanza, non sia necessario acquisire il consenso degli interessati, ma gli Istituti sono comunque tenuti a fornire adeguata informativa in merito al trattamento dei dati.

A questo link è possibile consultare tutte le F.A.Q. pubblicate.

(avv. Andrea Martinis)