Da qualche tempo, le principali compagnie di telefonia mobile (Tim, Vodafone e Wind) hanno introdotto una modifica contrattuale che riguarda chi ha un abbonamento telefonico ricaricabile: in pratica, se la ricarica arriva successivamente alla scadenza mensile, i servizi non vengono sospesi, ma si paga un sovrapprezzo, che la compagnia addebita non appena viene effettuata la ricarica.

Questa novità, però, non è sfuggita all’AgCom, che ha infatti multato le tre compagnie (696 mila euro ciascuna). Secondo l’Autorità, il sovrapprezzo per la ricarica tardiva non è una semplice variazione contrattuale, che quindi può essere decisa unilateralmente, lasciando al cliente la possibilità di recedere dal contratto: proprio la previsione di un sovrapprezzo, infatti, avrebbe dovuto richiedere una espressa accettazione da parte degli utenti. C’è infine una violazione specifica, rappresentata dal fatto di non interrompere il servizio dati in caso di ricarica scaduta.

Visto che l’AgCom ha ritenuto scorretto imporre questo sovrapprezzo, c’è da ritenere che prossimamente sarà possibile chiedere il rimborso per le somme indebitamente prelevate dai gestori coinvolti.

Qui il link al comunicato stampa rilasciato da AgCom.

(avv. Andrea Martinis)